

Vale la penna
PEN SPACE
ZenZero
La signora
della casa di vetro
AMAZZONIA
E BIOPIRATERIA
Un'accoppiata
che già  inquieta.
Se proprio non sei un tipo da divano e non vuoi rinunciare alle emozioni nemmeno quando sei comodamente seduto, La signora della casa di vetro non ti farà perdere l'allenamento all'avventura.
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Tra rapimenti e sparizioni, macchinazioni delle case farmaceutiche, brevetti di risorse naturali e vendette personali, non c'è alcuna possibilità di restare tranquilli, nemmeno sul divano.
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Ma un romanzo che contempli il discusso tema della bioprospezione e la necessità di proteggere la natura per la tutela delle specie viventi non può essere solo una storia avvincente.

Chiuse il portatile e uscì senza una parola.
Aveva ragione Caetano: quando gli uomini smettono di occuparsi della salute del mondo è perché non hanno più voglia di vivere, a meno che la vita del mondo non coincida, per qualche strana e temporanea alchimia, con le loro quotazioni di borsa.
Il romanzo non vi concede spazio per riflettere con calma su cosa pensate del tema Amazzonia e dei brevetti di piante e organismi viventi, perché la storia si dipana così in fretta da travolgervi completamente. Ma seguendo Sebastian Monteiro nel suo percorso alla scoperta della giustizia sociale e della felicità morale, anche voi avrete la possibilità di capire "da che parte non volete stare".
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Alla fine del libro vi apparirà chiaro, senza dubbio, il posto di ogni essere umano sul pianeta, il peso che può avere la decisione del singolo e la sua portata, quando si somma all'azione individuale di altri cento.
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Potrete persino mettere in dubbio tante decisioni che avete preso o state per prendere in nome della posizione sociale, del potere o dell'orgoglio.
Potreste rivalutare persino il modo di scegliere la crema per il viso, e guardare con occhi diversi dipinti che non avevate mai osservato davvero.
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Tutto questo, in un libro; comodamente sul divano di casa.
