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PEN SPACE

ZenZero

Tango
Irregolare

Cosa faresti, tu...

SE LA TUA VITA IMPROVVISAMENTE ANDASSE IN PEZZI?

Se nel giro di qualche minuto perdessi il controllo del tuo futuro, se il tuo passato non fosse che un nebuloso inafferrabile ricordo e qualcuno avesse il dominio totale del tuo corpo e della tua mente?

A cosa penseresti per sopravvivere alla violenza, chi pregheresti per riavere la tua libertà, cosa rimpiangeresti di più?

Dove rivolgeresti il tuo pensiero nei momenti più bui, quando nulla potrebbe essere peggio di come è?

libro sui desaparecidos, liro sul tango, libro anni 80, stefano medaglia

        Sto ballando con Helenìto Ortiz che misteriosamente mi comanda con lo sguardo, e il suo piglio pare dirmi: uccidi, uccidi, uccidi.

E' vero, la drammatica vicenda di Marta non è reale, ma solo realistica. Rappresenta un'intera generazione che ha vissuto in un luogo e in un tempo storico dove la violenza è stata l'usuale mezzo di controllo e di repressione della libertà. Non noi.

Per noi, la repressione violenta non è che un fatto di cronaca che si svolge su uno schermo, lontano dalle nostre vite, altrove. Un evento del quale ci vengono forniti descrizioni e motivi, che accettiamo apatici come se non ci riguardassero.

Ma il dolore non è un'immagine piatta, il dolore è quell'onda sonora e irregolare dei momenti di sconforto e di perdita assoluta che tutti noi prima o poi proviamo nel corso dell'esistenza.

Alzi la mano chi non ha mai subito la devastazione di un piccolo o grande dramma interiore, chi non ha mai provato la disperazione, chi non ha mai dovuto cercare con le ultime forze disponibili "quella fiammella minima di speranza che è sopravvissuta a tutto... la luce laterale che illumina anche i cammini più difficili".

La grande domanda di questo libro è il perché del dolore e della sua casualità. Una domanda che non ha tempo, che prescinde dall'origine del male e ci accomuna nel nostro sentire da esseri umani fragili.

La possibilità che ci offre è quella di riflettere sul luogo possibile della nostra forza interiore; sul coraggio di ogni volta che abbiamo trovato una risposta in noi stessi, trasformando un dramma personale in una potentissima occasione.

Vale la penna

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ZenZero Magazine n.2 Stefano Medaglia

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il booktrailer

COMMENTI

Chiara Montani, lettrice

Ho finito il libro e non vorrei togliere nulla a chi lo stesse ancora leggendo, perciò non racconto e non descrivo. Mi sono sentita rimbalzata a sorpresa tra oblio e terrore più volte, senza neanche rendermene conto, e tra improvvisi cambi di scenario, senza sapere perché. Poi sono planata dolcemente verso la saggia conclusione, che non spiega nulla, ma ti accompagna alla comprensione.

E ti strappa un sorriso, seppur amaro.

Grazie, Stefano Medaglia.

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