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Manifesto
dello ZenZerismo

Lo ZENZERISMO è un movimento culturale di rivoluzione silenziosa. Attraverso la scrittura, l'imprenditoria etica e la partecipazione, si propone di eliminare le storture del sistema e riportare la letteratura al suo senso più puro, restituendole la libertà perduta.

Queste le regole alle quali aderire, se volete essere Zenzeristi.

Le caratteristiche di un Editore serio

1) L'Editore non è Dio.

Quindi non "comanda", semmai opera le scelte di fondo, gestisce la casa editrice e ne regola l'andamento. Non rende gli Autori ricchi e famosi solo alzando un sopracciglio, a meno che non siano già ricchi e famosi. Non crea gli Autori e non ha potere di vita e di morte su di loro, ma li cerca e li sceglie secondo criteri personali e letterari.

Non è neanche il diavolo: non brama Autori e Lettori per punirli di essere tali, al contrario li rispetta ed è grato per la loro collaborazione. Ad Autori e Lettori chiede altrettanto.

2) Lo Scrittore non è uno schiavo.

Il suo lavoro è la materia prima, senza la quale Editori, Librerie e distributori non avrebbero ragion d'essere, e i Lettori resterebbero senza parole. Lo Scrittore conosce la lingua italiana, la grammatica e l'ortografia; decide cosa scrivere e lo scrive da sé, sceglie se pubblicare la sua opera e a quali condizioni, non viene mai censurato e riceve un compenso adeguato per ogni libro venduto. Soprattutto, non paga per pubblicare i suoi libri.

È il socio di fatto che porta avanti l'azienda, non prende le briciole ma divide equamente i profitti con l'imprenditore-editore. 

Come scrive un vero scrittore?
L'importanza dell'editing letterario

3) L'Editor non è il ghostwriter né il maestro elementare.

Non corregge grammatica e ortografia, ma lavora su testi ben scritti da Autori con uno stile letterario definito. Non manipola i libri, non modifica arbitrariamente titoli e interi capitoli, perché non ha velleità autoriali - o avrebbe sbagliato mestiere. Si limita a un confronto aperto e rispettoso con l'Autore, perché due paia di occhi sono meglio di uno. Non possiede una penna rossa.

4) Il distributore non è aria, che non si possa vivere senza. 

Si chiama così perché distribuisce libri, non perché li tiene in deposito, quindi non pretende di essere pagato come magazziniere; secondo il diritto dei contratti, prima di mettere in vendita un libro si accerta del consenso dell'Editore, negoziando le condizioni e non dettando legge come se l'Editore fosse il suo servo.  A meno che il libro non l'abbia scritto lui, ma in questo caso ricadrà nel punto 2).

Il distributore ricordi che l'Editore conosce il vocabolo "NO", sa pronunciarlo ed è libero di farlo.

 

Gioie e dolori della distribuzione dei libri
Comeordinare i libri in libreria

5) L'Editore ha scelto di non distribuire i libri in ogni Libreria del pianeta. Il Lettore che viva nella città dell'Autore troverà una Libreria nella quale sono presenti i libri, tutti gli altri - se davvero desiderano quel libro - troveranno il modo di acquistarlo online. Inutile addurre la scusa "io non faccio operazioni su internet" perché non ci crede nessuno. Sono giustificati soltanto i lettori che si siano ritirati a vita monacale sulle aspre pianure del Tibet e che abbiano rinunciato a qualsiasi contatto con la civiltà. A quelli, l'Editore potrà portare personalmente il libro scelto, a costo di attraversare a piedi il globo. 

L'editore ha un elenco di Librai di fiducia, che promuovono i libri e con i quali stabilisce un rapporto umano di collaborazione e di stima reciproca, al contrario la libreria online è un ipermercato che non piace all'editore, che non intende gettare in un disordinato eterogeneo mucchio i "suoi" Autori.

Gli Autori della ZenZero non li troverete "dovunque". Perché non sono "chiunque".

6) Il Lettore non è un cretino.

Non è un cliente affamato al quale vendere salsicce, ma un referente intelligente cui proporre i libri di oggi perché tra questi scelga i classici di domani. Spesso svolge gratuitamente la funzione di promoter attraverso il passaparola. Insieme all'Autore è il motore dell'editoria, e perciò può partecipare attivamente non solo leggendo, ma anche avanzando proposte e lamentele, scrivendo sul Magazine e - perché no - anche sul "Lato B" del libro.

Chi legge, in Italia?
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