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Vale la penna

PEN SPACE

Estratto dalla conversazione tra una donna curiosa e un noto editore (la cui identità si è persa nel tempo)

«Lei scrive libri?»

«No», risponde l'editore, «quelli li scrivono gli autori.»

«Allora li stampa?»

«No, quello lo fa il tipografo.»

«Li vende?»

«No, lo fa il libraio.»

«Li distribuisce alle librerie?»

«No, quello lo fa il distributore.»

«E allora lei che cosa fa?»

«Tutto il resto.»

Papiro Editoriale

ovvero: mettetevi comodi che la cosa non e' breve

Mi unisco volentieri alla vostra perplessità per quel "tutto il resto".

Devo proprio essere un editore scioperato, perché "tutto il resto", per me, è divertirmi un mondo. Leggo, soprattutto. Roba buona.
 

Mi piacerebbe dirvi che passo giorni e notti a fare "editing" sui testi.

Ma i "miei" Autori non ne hanno bisogno, scrivono talmente bene che mi resta solo da contestare qualche virgola o dire, ogni tanto, di non aver capito questo o quello. Lo faccio per la passione di indagare il loro pensiero mentre scrivono, e per non sentirmi inutile.

Che poi è una nobile attività: discutiamo - a volte anche per mesi - su una parola, ci confrontiamo dai fronti opposti delle pagine. Io per capire se ho capito, loro per chiarirsi le idee, casomai volessero dire qualcosa in più o in meno.

Realizzo adesso che, in pratica, faccio da beta reader.

Sono Autori onesti, i "miei", scrivono i libri da sé e hanno talento, cosicché non ho nemmeno da brigare con ghostwriters e agenti letterari. Solo con qualche pseudonimo, di tanto in tanto.

Ne ho la certezza perché scrivo loro delle mail - meno di quante vorrei - e loro rispondono sempre; cerco di incontrarli il più possibile, distanze permettendo, perché mi fanno bene. Perché sono persone di grande valore: colti, geniali, originali, ironici e sensibili.

Leggo un sacco di classici, come Il ritorno dell'indigeno e via discorrendo, e mi piacciono, e leggo un sacco di libri di guerra e di gialli e via discorrendo, ma non è che mi lascino proprio senza fiato.
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quello che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.
Non succede spesso, però.

JEROME DAVID SALINGER

 Il giovane Holden, 1951.

This is a great place to tell people more about yourself and peak their interest.

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"Ogni mio scritto lo considero mio figlio, e non mi va che altri decidano il suo destino.

Non dico che sia la scelta giusta, ma la sento giusta per me."

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Vi starete chiedendo dove trovo Autori così. Se qualche editore mi legge sarà persino comprensibilmente invidioso.

E allora vi svelo il mistero, anche se non so proprio come questo fatto possa rientrare tra le attività dell'editore, o tra i suoi meriti.

Non li trovo nei talk show o nelle pubblicità di facebook, twitter o instagram; non sono calciatori, veline o personaggi dello spettacolo, non ne conosco. Non sono tuttologi, filosofi e opinionisti, benché sappiano molto ed abbiano opinioni ben precise. 

Li trovo nei loro libri.

Vi basterebbe leggerli, per capire anche voi chi avete davanti. Pagine piene di ciò che loro sono e pensano, grondanti stile, ironia, cultura e sensibilità.

Quando scrivono, non si risparmiano e non si nascondono; non seguono le mode, ma dicono ciò che pensano.

Potrei dirvi che mi occupo della promozione?

No, se intendete ciò che penso.

Quello che sicuramente non faccio è:

- sbattermi di qua e di là per mendicare attenzione dalla grande distribuzione o l'inserimento dei libri sui megastore online;

- correre da una fiera all'altra per arredare minuscoli stand di fronte a colossali allestimenti;

- consegnare libri nelle librerie di quartiere.

A che serve, se lo spazio delle esposizioni è già tutto occupato e se i librai mi nascondono i libri in seconda fila nello lo scaffale più in alto, per restituirli dopo tre mesi pieni di ragnatele rimproverando che sono invenduti?

Non mi occupo nemmeno di proclamare che i libri dei "miei" autori sono bestsellers e che hanno venduto tre milioni di copie in tre giorni. L'ha appena gridato in televisione quell'editore importantissimo a proposito dell'ultimo libro uscito, e non mi sogno nemmeno di mettermi a urlare più forte di lui.

La raucedine non mi dona, e poi per l'ingresso agli studi televisivi ci vuole uno speciale invito che io non ho. E nemmeno voglio, se è per questo.

Piuttosto, mi piacerebbe conoscere personalmente quei tre milioni di lettori per sapere cosa pensano del libro in questione. Credo molto nel passaparola.

Quindi cosa faccio, alla fin fine?

Faccio che ho messo su una casa editrice per aggiornarvi su cosa ho letto recentemente e per cercare di convincervi a leggerlo anche voi. Per dire cosa vorrei che leggessero i nostri figli e nipoti. 

Nell'epoca dell'inganno universale, da molto ormai, anche i libri mentono.

SFATIAMO UN MITO!

Ogni volta che un editore assegna l'ISBN ad un libro, il titolo va a finire nella banca dati dell’Agenzia ISBN.
I dati registrati vengono inviati automaticamente a Informazioni Editoriali per l’inserimento nel Catalogo dei libri in commercio.

Da qui, tutti gli store online aggiornano i loro cataloghi tramite un algoritmo.

Per cui si potrebbe pure smetterla di millantare con i poveri autori la fatica immane di "distribuire i vostri libri attraverso tutti i più importanti store online".

La fatica immane, semmai, è tenersi alla larga dalla prepotenza e dall'incuria degli addetti agli store, ma di questo vi dirò in altra sede.

Il libri dei piccoli editori in libreria

Come mai è invenduto? Avrei giurato che i lettori andassero in libreria per la caccia al tesoro...

Ma non mentono sapendo di mentire, come si addice ad ogni opera di fantasia, bensì spacciandosi per verità.

Mentono le sinossi, spesso di altri libri, mentono i titoli nelle loro traduzioni, mentono gli autori e gli editori e mentono i ghostwriters. Mentono persino i refusi, travestiti da neologismi.

E i lettori, che fanno?

Ho sentito dire che non leggiamo gli autori contemporanei perché temiamo le cantonate, che i "classici" sono rassicuranti perché sono stati "filtrati" dai secoli, qualcuno li ha scelti per noi e dunque non ci deluderanno. L'ho letto in uno straordinario Blog, che vi consiglio sinceramente.

Vorrei però sollevare una questione. 

(forse è questo che fa, l'editore, solleva questioni? )

Se nessuno legge i contemporanei, chi stilerà la lista dei futuri classici?

Pensiamo mai a cosa traghetteremo nel futuro, e cosa penseranno tra duecento anni della letteratura del nostro secolo?

Il Blog si chiama "Gruppi di lettura".

L'articolo lo trovate qui.

L'articolo di Macrorealtà potete leggerlo qui.

Su un altro Blog, ho letto anche una cosa che non c'entra nulla, ma che a me pare entrarci molto.

(forse è questo, che fa l'editore, fa entrare gli argomenti dove non dovrebbero)

Ho letto che oggi siamo diventati apatici rispetto a tutto ciò che di più grave succede nel mondo perché siamo bombardati di informazioni. Di ogni tipo: dalla televisione alle radio, dalle nozioni di lavoro alle preoccupazione economiche, per i figli e per il futuro. Tragedie, problemi, sciagure varie ed eventuali una dopo l'altra e a ritmo serratissimo.

Non riusciamo più ad avere reazioni e a dare giudizi di valore, perché il tempo tra una nozione e l'altra è talmente contratto che sarebbe umanamente impossibile.

E forse impazziremmo, se dovessimo attraversare tanti stati d'animo alla velocità della luce.

Per ovviare all'inconveniente, le notizie ci vengono fornite corredate di giudizi, per dispensarci appunto dal dover riflettere su di esse e dare di matto. Nel tempo di un tweet.

In pratica, siamo talmente frastornati che non riusciamo più a reagire elaborando pensieri nostri.

Suppongo che i nostri figli siano condannati alla follia, se è vero che le informazioni saranno sempre di più e più veloci, e i cervelli sempre meno allenati ad accoglierle.

Cosa leggerebbe un alieno sbarcato sulla Terra?

 La nostra capacità di giudizio e di analisi è pari a un “tweet”, la nostra risposta emotiva è pari a un emoticon.

 

Macrorealtà - La realtà vista dall'alto

Per tacere degli alieni: se arrivassero sulla terra tra cento anni, cosa troverebbero in libreria?

Il romanzo – un grande romanzo – è una delle forme più complesse per comprendere il mondo, perché ci mostra condizioni e strutture “universali” della condizione umana. 

Può servire a qualcosa un libro?

Direi di sì. Come antivirus che ci isoli per qualche momento dal sistema infetto e ci permetta di ragionare per conto nostro, riflettendo su noi stessi prima di dimenticare persino che esistiamo.

Direi quindi di iscriverci tutti al blog, prendere un libro e metterci a leggere, (non necessariamente in quest'ordine e non necessariamente di questo editore). Poi passare il libro ai nostri piccoli e parlare con più persone possibile dei nostri pensieri, prima che sia troppo tardi e che dimentichiamo di averne.

E non dite che non avete tempo, è solo il sistema che vi induce a crederlo, tenendovi occupati sui social network per propinarvi opinioni insieme a false domande.

Forse è questo, ciò che deve fare un editore, e spenderci tutte le sue giornate: la propaganda contro il sistema culturale avverso.

Un romanzo contiene infiniti mondi

Abbiamo i  robot che scrivono    libri.

Ma abbiamo anche robot che li leggono?

A proposito di propaganda: dimenticavo di promuovere i libri.

Ma non posso smentirmi, non così presto.

Ennesima cosa che non faccio è pensare al vostro posto; non ho la pretesa di essere il giudice supremo della letteratura ma solo (!) di scovare l'autentico dietro le parole.

Quindi in teoria dovreste vagare per il sito e consultare tutto il consultabile.

 

Se i miei calcoli sono esatti, riuscirete a farvi un'idea piuttosto precisa di ciò che i "miei" autori scrivono e di che persone sono. Autonomamente.

Poi, che leggiate questi o altri libri, poco importa, ma mettetevi a leggere.

L'importante è assicurarsi che dietro le parole che leggiamo ci siano autori in carne ed ossa che propongono le loro domande, e non un algoritmo che ci inietta pensieri alla moda.

per gli autori

Se siete interessati all'editoria etica e pensate di poter cambiare un intero sistema unendovi ai nostri autori, inviate pure i vostri manoscritti a:

zenzeroeditore@gmail.com

Se vi fidate solo della PEC, richiedetela tramite mail.

Ciò che vi chiediamo:

- spessore umano e letterario

- accuratezza della lingua

- passione

- stile personale

per i lettori

Se volete assumervi la responsabilità di una scelta e di un giudizio critico per il futuro, potete segnalarci nuovi autori o segnalarci ai nuovi autori. O venire a conoscere quelli già pubblicati. Offrirvi come lettori, per un equo compenso, se avete capacità critiche e di analisi. Avere un posto nel blog, scrivere sul nostro Magazine o qualunque altra cosa vi venga in mente per partecipare a questo progetto di rivoluzione (ma dove avremo mai lasciato la modestia?)

precisazioni

Tutti i contenuti pubblicati sul sito sono liberamente scaricabili e distribuibili, eccetto i libri.

Sono esclusi gli utilizzi per scopi commerciali. Dal momento che coloro che hanno contribuito alle risorse hanno deciso di non trarre vantaggio economico dal loro impegno, si suppone che nessun altro possa farlo.

Per quanto riguarda i libri, il cui costo è di 15 euro, sappiate che il loro valore aggiunto è inestimabile; risiede nella fatica creativa, nell'umanità, nella collaborazione e nella disponibilità di autori straordinari con i quali l'editore viene in contatto, per sua grande fortuna.

Per la pubblicazione non è richiesto alcun contributo economico, a nessun titolo, e gli autori sono liberi di negoziare i propri diritti contrattuali come meglio credono, essendo la Casa Editrice interessata alla pubblicazione delle opere in cartaceo e in ebook e non ad instaurare un sistema di schiavitù letteraria.

Il contenuto delle opere in pubblicazione non è soggetto a giudizi, censure o moralismi da parte della casa editrice, ma solo ad un editing di confronto, concordato con l'autore nel pieno rispetto dello stile e della paternità dell'opera.

Ogni lettore è libero di esprimere la propria opinione purché correttamente ed educatamente, può contribuire ad ogni pubblicazione presente sul sito - in alcuni casi persino alla parte non narrativa dei libri, precisamente al lato B - solo che abbia qualcosa da dire e ne faccia richiesta, e ad interagire con gli Autori tramite il sito e gli altri canali disponibili.

Potete scrivere anche all'editore, se avete qualche suggerimento per quel "tutto il resto".

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